[Gdr] magnanimus ed adelaide

Adealide corse incontro a Marzia e la abbraccio stretta stretta.

Marzia sono così felice di essere qui. Ti ringrazio tanto per avermi invitato al tuo Castello. Siamo state lontane per troppo tempo. Averti ritrovato mi ha reso veramente felice. Perdona Magnanimus che è sempre un po' troppo irruento, ma è adorabile non trovi?
Marzia potrei chiederti il favore di farci preparare un bagno caldo? Ne abbiamo veramente bisogno.

Così dicendo Adelaide si tolse il mantello e offrì a Marzia un pacco con i suoi famosi dolcetti al miele che aveva preparato con le sue mani.

magnanimus ed Adelaide entrarono nel castello, poi nel cortile scese da cavallo ed aiuto Adelaide a scendere dal suo, poi diede le redini al Remigio, guardandolo con uno sguardo arrabbiato dicendogli:
fai riposare i cavalli e falli mangiare, e puliscili dalla polvere.-

Poi si affretto a raggiungere Adelaide e Marzia che erano già abbracciate strette essendo delle grandi amiche.-

Ciao Marzia, come vedi siamo arrivati, le disse, prendendogli la mano e sfiorandola con le labbra

Durante il viaggio di ritorno Adelaide non aveva fatto altro che chiedere a Magnanimus per quale motivo erano andati via tanto presto. Magnanimus continuava a parlarle di ospiti e pesci vari, ma Adelaide non riusciva a darsi pace. Avrebbe voluto restare con la sua amica un bel po' di giorni, visitare il castello stanza per stanza e magari dipingere qualche quadro. Erano già quasi arrivati a casa quando Adelaide disse  spazientita: Senti amore, io proprio non ti capisco anche Marzia non riusciva a capacitarsi perché ci fossimo fermati così poco. Sai che ti dico? Io torno da Marzia e se mi ami tu mi segui. Uffa!

Così dicendo Adelaide girò il cavallo e si diresse ancora una volta verso il castello della sua cara amica

Fermò il cavallo, affondando la seduta nella sella e facendo pressione con le redini, dicendo " hoo"  
Volse lo sguardo verso la sua amata che ritornava verso il castello della sua amica.....
era indeciso se seguirla o lasciarla andare sola......
Il mio amore non ne capisce di pesci
Mi viene voglia di picchiarla e di lasciarla qua, ma la amo tanto, vero nerino?
disse rivolgendosi al cavallo
Fece girare il cavallo, tirando le redini a destra verso l'esterno, di lato, e facendo pressione con la sua gamba esterna, cosi la seguì.
quando furono arrivati sotto il portone, andò avanti e ribussò al portone alzando un po la voce per farsi sentire . Remigio, apri il portone siamo ritornati, siamo Magnanimus ed Adelaide

Sentì di nuovo bussare ma pensò di avere le traveggole e di sentire una cosa per un'altra. Infatti il cavallo di ser Flavio, Diablo, era inquieto e nervoso...

Buono Diab, - gli disse Remigio accarezzandolo - ora ti porto a fare una bella cavalcata, così ti sgranchisci le gambe bello! Guardò il cavallo, era proprio bello!

Ma proprio mentre lo accarezzava, sentì altri colpi. Ne dedusse che non era il cavallo!

Corse alla porta e, prima, guardò dalla piccola fenditura sul lato sinistro della parete.
Uhmm - disse Remigio fra sè - ancora quel signore che arriva ad ore strane con la sua fidanzata... boh, prima si arrabbia con me se non sono svelto, poi se ne va via in fretta, neanche il tempo di salutare ho avuto! Accidenti devo far presto prima che Madama Marzia se ne accorga!

Aprì la porta con uno scatto e disse ad alta voce:

Bentornato Messer Magnanimus e bentornata Dama Adelaide! Prego entrate, dama Marzia è mattiniera e arriva subito! Lasciate il cavallo legato, me ne occuperò io.


Stava arrivando dama Marzia. Prese il cavallo e lo accompagnò alle scuderie.

Alla domanda di Marzia se volessero dormire insieme Adelaide arrossì leggermente e ridendo imbarazzata disse all'amica "Si Si, direi di si"

Adelaide era felicissima. la prima volta avevano visitato il castello talmente in fretta che non era stata neanche nell'atelier di pittura. Felice si mise sottobraccio a Marzia e cominciarono a chiacchierare fitto fitto ma Adelaide si ricordò di aver lasciato indietro Magnanimus. Si girò e lo vide guardarla rabbuiato ma le bastò un sorriso e poi lo vide con passo deciso andare verso le cucine mentre le faceva una smorfia di scherno.